Passeggiare è una mia passione, passeggiate solitarie in riva al mare, passeggiate chiacchierate sul viale delle Piagge, passeggiate impegnative in posti fuori dal mondo, dove per dormire ti devi portare 20 kg di zaino sulle spalle...
E' ancora più speciale se nel rifugio vicino a dove accampi non funziona l'elettricità e ti trovi a mangiare intorno ad un tavolo illuminato con le candele e...ovviamente il dopo cena è uno speciale spettacolo di musica e teatro.
In questo post voglio ricordare una gita che ho fatto con dei cari amici sulle apunane questa estate. E' stata una "scarpinata faticosa, divertente e piena di emozioni.
Siamo partiti il venerdi con le tende sulle spalle e ci siamo accampati sulla riva di un lago nascosto al mondo.
Se chiudo gli occhi ora cosa sento?
L'alba immersa nel silenzio,
il brillare del sole sulla superficie dell'acqua
e il sapore di erba e cielo che riempie il cervello.
Il giorno dopo abbiamo camminato fino ad arrivare a 1700 metri, le nuvole che venivano addosso minacciose e violente immergevano in un abbraccio di vapore che dava una sensanzione di irrealtà...tempo e spazio lassù erano sospesi.
Ma la cosa sorprendente è stata trovare delle persone splendide che in quel posto meraviglioso hanno reso ancora più magica la nostra esperienza.
Il ritorno è stato interrotto da una pausa di poesia.
La strada non presa di Robert Frost
Divergevano due strade in un bosco
Ingiallito, e spiacente di non poterle fare
Entrambe essendo un solo, a lungo mi fermai
Una di esse finchè potevo scrutando
Là dove in mezzo agli arbusti svoltava.
Poi, presi l’altra, che era buona ugualmente
E aveva forse i titoli migliori
Perché era erbosa e poco segnata sembrava;
Benchè, in fondo, il passare della gente
Le avesse davvero segnate più o meno lo stesso,
Perché nessuna in quella mattina mostrava
Sui fili d’erba l’impronta nera d’un passo.
Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno !
Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
Dubitavo se mai sarei tornato.
Questa storia racconterò con un sospiro
Chissà dove tra molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, e io…..
Io presi la meno battuta,
E di qui tutta la differenza è venuta.
La strada non presa di Robert Frost
Divergevano due strade in un bosco
Ingiallito, e spiacente di non poterle fare
Entrambe essendo un solo, a lungo mi fermai
Una di esse finchè potevo scrutando
Là dove in mezzo agli arbusti svoltava.
Poi, presi l’altra, che era buona ugualmente
E aveva forse i titoli migliori
Perché era erbosa e poco segnata sembrava;
Benchè, in fondo, il passare della gente
Le avesse davvero segnate più o meno lo stesso,
Perché nessuna in quella mattina mostrava
Sui fili d’erba l’impronta nera d’un passo.
Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno !
Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
Dubitavo se mai sarei tornato.
Questa storia racconterò con un sospiro
Chissà dove tra molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, e io…..
Io presi la meno battuta,
E di qui tutta la differenza è venuta.
Se la Bellezza potesse parlare, per parole avrebbe petali di rose,
per
voce l'acqua di un ruscello, per essenza un cielo d'estate.
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